Vie di Accesso

Chi viene dal Nord Italia con l’autostrada A14, può raggiungere Vieste uscendo al casello di Lesina e percorrendo la strada Torre Mileto-Rodi, situata sulla stretta lingua di terra che separa il mare dal lago di Varano; indi la Statale 89, che serpeggia mollemente su un terreno ondulato, coperto di vigneti, di vere foreste di ulivi e di balsamiche pinete. Dopo il Km. 105, nei pressi di Vieste la strada continua e si inerpica faticosamente fino a Sagro (m. 875), ma poi ridiscende snodandosi dolcemente fino a Mattinata e prosegue per Manfredonia e Foggia. La “litoranea”, che congiunge Mattinata.Vieste-Peschici, sembra sospesa fra cielo e mare, in un azzurro luminoso. Dalla cima dei Mergoli si ammirano le bianche costruzioni dell’albergo Baia delle Zagare a picco sul mare. Poi la strada si tuffa nel verde velluto di Pugnochiuso, ove alla bellezza naturale si è unito un angolo di meraviglia. La torre dell’Aglio, trasformata in ristorante tipico, sta a guardare sonnolenta l’immensa distesa del mare. La leggenda vuole che da qui sia caduto Ettore Fieramosca, in una notte tenebrosa, mentre ramingo e solitario cercava di sfogare la sua disperazione e il suo dolore per Ginevra, che aveva voluto seppellire la sua bellezza fra le gelide mura di un monastero. La fitta foresta di pini della Testa  del Gargano scende a precipizio nella tacia e misteriosa baia di San Felice, al cui imbocco giganteggia trionfale l’Architiello, capolavoro del tempo e dei marosi. A Porto Nuovo la strada si sofferma per ammirare due caratteristici faraglioni; la balena che dorme e la Sfinge alata; e poi dal “Ponte” la sagoma di Vieste antica, circonfusa di immensità, stagliata su una lingua di terra in un limpido e gioioso cobalto. Anche il tratto che va a Peschici è costeggiato di campi ubertosi, coltivati a orti, ad agrumenti e a vigneti. Si susseguono zone di spiccata bellezza, come Molinella, Santa Lucia. Santa Maria di Merino, Sfinalicchio, in agro di Vieste, Manaccore e San Nicola in quello di Peschci. La provinciale Santa Maria di Merino-Mandrione-Foresta Umbra è la suggestiva passeggiata in una lunga galleria di verde, che unisce più velocemente Vieste ai comuni di Vico, Monte Sant’Angelo e San Giovanni Rotondo. Gli innumerevoli posti per picnic sparsi nella Foresta e il laghetto artificiale invitano a “rubare” una boccata d’aria incontanimata, mentre i caprioli in “libertà vigilata” offrono l’occasione per un ricordo fotografico e il museo degli animali imbalsamati rende il visitatore sulla fauna esistente in questo paradiso di verde.