Vico del Gargano

Vico del Gargano

Vico del Gargano è un comune italiano di 7.988 abitanti della provincia di Foggia in Puglia. Soprannominato il “paese dell’amore”, fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano. È uno dei comuni de “I Borghi più belli d’Italia”. Fa parte della rete delle “Città sane”. La sua frazione San Menaio è una rinomata località balneare

Territorio
Coordinate 41°51′00″N 15°57′23″E Altitudine 445 m s.l.m. Superficie 110,53 km² Abitanti 7 982 (31-12-2010) Densità 72,22 ab./km² Frazioni San Menaio Comuni confinanti Carpino, Ischitella, Monte Sant’Angelo, Peschici, Rodi Garganico, Vieste

Altre informazioni
Cod. postale 71018 Prefisso 0884 Fuso orario UTC+1 Codice ISTAT 071059 Cod. catastale L842 Targa FG Cl. sismica zona 4 (sismicità molto bassa) Cl. climatica zona D, 1 974 GG[2] Nome abitanti vichesi Patrono san Valentino Giorno festivo 14 febbraio

Vico del Gargano
istituzione
Vico del Gargano

Storia
La presenza dell’uomo è documentata sin dalla più remota antichità sul territorio vichese. Stazioni e siti paleolitici, neolitici, eneolitici sono presenti un po’ dappertutto. Secondo la tradizione storiografica, il centro abitato odierno prese inizio nel 970 in prossimità di una necropoli dell’età del ferro posta su un’altura chiamata Tabor ad opera di slavi venuti dalle coste orientali dell’Adriatico come predoni e conquistatori. Gli slavi si mescolarono ai residenti raccolti in un unico centro fortificato che fu chiamato Vico. Sempre secondo questa tradizione, la cittadina fu fondata dal leggendario condottiero schiavone Sueripolo nel 970 d.C., ma il primo documento ufficiale che attesta la presenza di un “Castrum Vici” sul Gargano risale al 1113 (secondo i documenti ritrovati nell’Archivio di Stato di Napoli) quando i Normanni conquistarono il Gargano, i quali costruirono a Vico una prima fortezza, un castello che sarà in seguito ampliato da Federico II di Svevia nel 1240. Agli Svevi si succedettero gli Aragonesi. Durante il periodo feudale Vico fu territorio delle più importanti famiglie napoletane, tra le quali i Caracciolo e gli Spinelli. Il periodo dei Lumi portò un rinnovamento culturale che culminò con la fondazione della celeberrima Accademia degli Eccitati, la nascita di Michelangelo Manicone, l’innalzameno dell’Albero della libertà e la costruzione del cimitero monumentale di San Pietro extra moenia (uno dei primi in Europa). L’Ottocento vide la nascita ed il prosperare della coltivazione ed il commercio degli agrumi. Attività fiorenti fino a metà Novecento ed oggi in declino. Durante l’unità d’Italia fu paese Realista e sede di molte bande di partigiani borbonici che, fedeli al re Borbone, combatterono per restaurare l’antico trono. La Foresta Umbra era la loro base sul Gargano. Nella sagoma quadrilatera del castello moduli architettonici diversi evidenziano tempi, funzioni e culture artistiche che si succedono, dai Normanni agli Aragonesi. Motivi di difesa sono alla base del primo impianto del complesso, che in età sveva assume gli ideali residenziali di una domus solaciorum, di una dimora signorile per gli svaghi di cortigiani e forse anche dello stesso imperatore Federico II.

Il Santo Patrono

Nel mese di Febbraio, a Vico del Gargano, tutti sono impegnati nei festeggiamenti in occasione della Settimana Valentiniana: il 14 del mese, la Festa di San Valentino, Patrono della cittadina, rallegra le strade che si riempiono di addobbi naturali con gli agrumi del Gargano. Il Santo Patrono, infatti, oltre a proteggere gli innamorati, assume l’importante ruolo di protettore degli agrumi e quindi dell’economia agricola del posto. Un’intera settimana in festa per celebrare le tradizioni più antiche di Vico del Gargano e per tenere sempre vivo l’amore che i vichesi sentono per la propria terra. Il 14 febbraio di ogni anno ha luogo a Vico del Gargano i festeggiamenti religiosi e civili in onore di San Valentino prete e martire, che stavolta sono stati ancora più solenni essendo passati ben 400 anni da quando è stato eletto patrono di questo comune del promontorio pugliese, al fine di proteggere i relativi agrumeti. Infatti, il patronato di San Valentino su Vico del Gargano risale al 1618, allorquando dei notabili del paese, raggruppatisi in una delegazione capeggiata dal marchese Spinelli, chiesero ed ottennero dall’allora papa Paolo V di poter cambiare il proprio patrono con un altro santo la cui solennità doveva preferibilmente capitare nel mese di febbraio, quando gli agrumi del rispettivo territorio raggiungevano la loro maturazione. Sino ad allora il patrono vichese era stato San Norberto, scelto nel X secolo dai fondatori slavi del borgo garganico, il quale si festeggiava il 6 giugno. Mentre i notabili vichesi, ottenuto l’assenso del papa, si aggiravano per le catacombe di Roma, un braccio di San Valentino, secondo la tradizione locale, urtò uno di loro e ciò fu ritenuto un prodigio per cui la scelta del nuovo patrono del paese garganico e dei suoi agrumeti cadde su questo santo sacerdote e martire. La sua origine coincide con il tentativo della Chiesa cattolica di «cristianizzare» il rito pagano per la fertilità. Per gli antichi romani febbraio era il periodo in cui ci si preparava alla stagione della rinascita.

San Valentino
San Valentino

A metà mese, fin dal quarto secolo a.C., iniziavano le celebrazioni dei Lupercali, per tenere i lupi lontano dai campi coltivati. I sacerdoti di questo ordine entravano nella grotta in cui, secondo la leggenda, la lupa aveva allattato Romolo e Remo, e qui compivano sacrifici propiziatori. Contemporaneamente lungo le strade della città veniva sparso il sangue di alcuni animali. I nomi di uomini e donne che adoravano questo Dio venivano inseriti in un’urna e poi mischiati; quindi un bambino estraeva i nomi di alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità, affinché il rito della fertilità fosse concluso. Ma chi era questo santo? San Valentino, nato a Interamna Nahars, l’attuale Terni, nel 176 d.C. e morto a Roma il 14 febbraio 273, era un vescovo romano che era stato martirizzato. Valentino dedicò la vita alla comunità cristiana e alla città di Terni dove infuriavano le persecuzioni contro i seguaci di Gesù. Fu consacrato vescovo della città nel 197 dal Papa San Feliciano, poi divenne il protettore dell’amore in tutto il mondo. Ben trovato allora il restauro del Simulacro ottocentesco del Santo, purché sia ​​accompagnato dal puntuale restauro delle nostre considerazioni e valori. Ben le iniziative di animazione sociale e culturale all’interno dei festeggiamenti, purché siano il nostro animo e le nostre intelligenze a proposito del nostro sonnecchiante e indolenzito territorio. Bene accettevi le sollecitazioni sia spirituali che laiche ad un ripristino delle tradizioni, purché tutto concorra al bene comune e all’educazione delle nuove generazioni. Ben venga tutto ciò che è successo di più al nostro San Valentino, purché tutto ciò ci aiuti uno sguardo meglio insieme e a familiarizzare di più tra di noi!

Chiese di Vico del Gargano

Parrocchia Beatissima Vergine Assunta
Indirizzo: Salita Chiesa Madre, 32, 71018  Vico del Gargano FG
La Chiesa della Beatissima Vergine Assunta, conosciuta come Chiesa Matrice e edificata intorno al XVII secolo, è il luogo di culto più antico di Vico del Gargano, ed è stata insignita nel settecento del titolo di Collegiata. La Chiesa Matrice è situata accanto al Castello di Vico del Gargano, all’esterno si presenta con una semplice facciata a timpano triangolare e un portale in pietra viva, entrambi sormontati da una meravigliosa torre campanaria quadrangolare. Vico del Gargano è conosciuto come la città dalle 100 chiese. Altre chiese da visitare nei dintorni sono: la Chiesa Santa Maria del Suffragio, la Chiesa di San Giuseppe, la Chiesa di San Nicola, la Chiesa di San Pietro, la Chiesa di Santa Maria Pura, la Chiesa di Santa Maria Pura, il Convento dei Cappuccini.

Parrocchia del Purgatorio
Indirizzo: Corso Umberto, 140, 71018 Vico del Gargano FG
Comunemente conosciuta come la Chiesa del Purgatorio, la Chiesa Santa Maria del Suffragio si trova a brevissima distanza da Piazza San Domenico, sulla quale affaccia il palazzo municipale. La Chiesa venne edificata nel 1677 all’arrivo del cardinale Fra Vincenzo Maria Orsini, che pose la prima pietra. L’interno, ad una navata, presenta ai lati numerose cappelle. Importante luogo di culto di Vico del Gargano, conserva ancora oggi il Sacro Legno della Croce, reliquia donata dall’Arcivescovo sipontino Monsignore Giovanni de Lerma nel XVIII secolo; essa viene esposta sull’altare maggiore durante il pomeriggio del Venerdì Santo, in rappresentanza dell’agonia di Gesù. Sempre durante il Venerdì Santo, la Chiesa è sede della particolare Messa Pazza, celebrazione caratterizzata da riti di apparente profanazione e forti canti a simboleggiare lo sconvolgimento dell’ordine naturale dopo la morte di Cristo. Nel 1700, nella Chiesa si riunivano i membri dell’Accademia degli Eccitati Viciensi.

Parrocchia di San Nicola
Indirizzo: Largo Terra, 71018 Vico del Gargano FG
Esistente al tempo della Santa visita degli Orsini, la chiesa “con l’unico altare si conserva con le proprie entrate.” Cinquant’anni dopo, nel 1726, si conclude “in un vano bislungo coverto da soffitto di tavole dipinte e poi dal tetto”. E ‘sede della Confraternita del SS. Sacramento. Questa è stata sicuramente la costruzione dell’elegante portale. Nel suo armonioso equilibrio reso più elegiaco dal “Memento Mori” tracciato sull’architrave. La Chiesa San Nicola di Vico del Gargano, edificata verso la fine del 1600, è sede dell’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento. Questo luogo di culto si presenta all’esterno con un bellissimo portale e, all’interno, con un unico altare e con il soffitto caratterizzato da tavole dipinte.

Parrocchia di San Pietro e Paolo
Indirizzo: Corso Umberto, 33, 71018 Vico del Gargano FG
La Chiesa di San Pietro è un luogo di culto ricco di storia, forse di origine medievale, costruito su un’antica cappella e ampiamente rimaneggiato nel XVIII secolo. La Chiesa, infatti, era presente nel territorio di Vico del Gargano già dall’epoca dei normanni, sotto Ruggero II, mentre nel XII secolo fu donata come grancia al Monastero di San Leonardo di Siponto, che sotto la dominazione angioina passò a sua volta all’Ordine Teutonico. L’edificio si trova nei pressi della necropoli del Monte Tabor: l’area, scoperta da Cleto Corrain negli anni Sessanta, è situata in quella che una volta era periferia e oggi è il centro di Vico, circondata dalle strutture abitative. Nel XVIII secolo alla Chiesa fu annesso il cimitero extra moenia, terzo in Italia. Nei secoli il cimitero non è stato più utilizzato e anche la Chiesa è stata abbandonata; per questo nella seconda metà del XX secolo è stata ampiamente restaurata. All’interno è custodita, in una preziosa cornice, una stupenda Madonna della Provvidenza.

Parrocchia Santa Maria Pura
Indirizzo: Via Fontana Vecchia, 71018 Vico del Gargano FG
La piccola e deliziosa Chiesa di Santa Maria Pura si trova appena fuori le mura di Vico del Gargano, sotto l’antico Rione Civita; eretta sui resti di un’abbazia, la sua origine si fa risalire alla fine del seicento. La Chiesa prende il nome da un’antica usanza, come viene citato nel Libro dei Defunti conservato nella Chiesa Madre della città: si presume infatti che in passato, all’interno della chiesa, venissero seppellite vergini e fanciulli, da qui il nome di Santa Maria Pura. Fino alla prima metà del XVII secolo, la struttura svolgeva anche il ruolo di Convento ex Spedale di Santa Maria Pura, retto dall’ordine dei Fatebenefratelli. All’interno, a tre navate, possiamo osservare l’altare maggiore, in pietra locale con decorazioni in stile barocco, e l’altare scavato nella roccia realizzato nella navata destra. Tra le opere custodite, vi sono il bellissimo Crocifisso e l’organo. La Chiesa si trova nei pressi del torrente da cui sgorga l’acqua perenne Asciatizzi; infatti sotto l’edificio è collocata la Fontana Vecchia le cui acque confluiscono in una vasca del 1885.

Parrocchia di San Giuseppe
Indirizzo: Via S. Giuseppe, 52, 71018 Vico del Gargano FG
Situata nel vecchio borgo medievale Terra, a Vico del Gargano, la Chiesa di San Giuseppe è stata edificata nel 1648 nel luogo della casa di Pietro Mancini, malfattore che voleva in tal modo espiare le sue colpe. La Chiesa si contraddistingue per la sua suggestiva planimetria. Essa è infatti costituita da una piccola navata laterale che si collega attraverso alcuni archi a quella centrale. All’interno è possibile ammirare una drammatica statua lignea del Cristo morto. La Chiesa è sede della Congregazione dei Cinturati di Sant’Agostino e Santa Monica, istituita nel XVIII secolo e oggi una delle più numerose e attive della città. Durante gli ultimi restauri è avvenuto il ritrovamento di una sepoltura che dà sulla strada, probabilmente di un eremita che in passato si prendeva cura del luogo di culto. A breve distanza dalla Chiesa è possibile visitare anche la stupenda Chiesa Matrice della Beatissima Vergine Assunta.

Parrocchia Santa Maria degli Angeli
Indirizzo: Viale Cappuccini, 71018 Vico del Gargano FG
Il Convento, noto anche con il titolo del SS. Crocifisso, sorse a circa un miglio del centro abitato su un ‘amena collina intorno all’anno 1556, ad opera dell’Ordine dei Cappuccini, da poco considerato che sulla terra, il luogo intorno è sede di antichissimi insediamenti umani forse neolitici, sorgeva una cappella del secolo X. Non è ancora possibile localizzare queste strutture quasi sicuramente conglobate nelle murature del Convento e della Chiesa. Si è però ipotizzato che corrispondono corrispondenti all’attuale Sacrestia. Il Convento su due piani a base rettangolare con Chiostro originario del tipo feudale nei molti Conventi francescani del Gargano. L’ala Nord e Ovest sono particolarmente ben conservate. Alla chiesa originariamente ad una sola navata, ne fu aggiunta un’altra ‘ atto della ricostruzione al crollo argilla dal terremoto del 31/05/1646. la ricostruzione avvenne a spese del feudatario del luogo, Caracciolo, con il concorso del popolo. Molte opere d’arte nobili, oli su tela, sono conservate nella chiesa. Inoltre vi si trova, tra le altre statue lignee, un celebre Crocifisso in puro legno opera forse di intagliatore veneziano del XVII secolo.

Parrocchia San Marco Evangelista
Indirizzo: Largo Monastero, 71018 Vico del Gargano FG
La Chiesa di San Marco Evangelista, situata fuori le mura di Vico del Gargano e risalente alla metà del 1300, è nota anche come la Chiesa Dalmata. All’interno, due altari dedicati a San Marco e alla Madonna delle Grazie, ed alcuni affreschi risalenti al XIV secolo, scoperti su un’antica campana. E ‘tradizione che per voto la chiesa sia stata costruita da gente della Dalmazia. Nella convenzione stipulata il 23 settembre 1607 tra l’Università della Terra di Vico e l’Università del Casale (un quartiere fuori le mura, nato per ospitare famiglie slave ed albanesi ivi immigrate), richieste richieste che sono assicurate anche il pagamento del Cappellano di S. Marco. La chiesa, extra-moenia è con due altari al tempo della Santa Visita dell’Orsini, risale sicuramente al XIV secolo. La confermano importanti affreschi, scoperti di recente, l’impianto costruito e dati del 1365 sulla campana custodita nella sacrestia, forse l’originaria campana della chiesa. Nella prima metà del Settecento, gli altari della Madonna delle Grazie e di San Marco, è stato aggiunto quello di S. Giorgio.