viale Creistoforo Colombo (già viale Marina)
Fu primogenito dei quattro figli (tre maschi e una femmina) di Domenico Colombo e Susanna Fontanarossa, gestori dapprima di una piccola azienda tessile e successivamente, in seguito al trasferimento da Genova a Savona, di un’osteria. Colombo trascorse l’infanzia seguendo i genitori nella nuova abitazione sita in vico Diritto di Ponticello, mentre le informazioni sul suo conto diventano note a partire dal 1470, quando la famiglia si spostò a Savona. Con molta probabilità, nacque all’interno del territorio genovese. Colombo stesso afferma in una sua lettera di avere cominciato a navigare a quattordici anni. Durante i suoi viaggi latinizzò il suo nome (com’era usanza del tempo) nelle firme che poneva su lettere e documenti; in seguito utilizzò come firma anche il nome in castigliano, Cristóbal Colón. Verso il 1479, continuando a curare i commerci per conto della sola famiglia Centurione, Colombo si trasferì temporaneamente a Lisbona per poi fare, dopo poco tempo, ritorno in Liguria. Cristoforo Colombo, “vanto e gloria ormai indiscussi dalla nostra Patria” navigatore genovese, era convinto della sfericità della Terra e che le Indie orientali potevano essere raggiunte navigando nell’Atlantico verso ovest. Basandosi sulle carte geografiche del fratello (residente in Spagna), sui racconti dei marinai e sui reperti (canne, legni e altro) trovati al largo delle coste delle isole del “Mare Oceano” (l’Atlantico), Colombo cominciò a convincersi che al di là delle Azzorre dovesse esserci una terra e che questa non potesse essere altro che l’Asia.