via Amalfi

via Amalfi

A ricordo di una delle quattro Repubbliche Marinare che ebbe grande notorietà nel Medio Evo (sec. X – XI). Nel 1135 Amalfi, a causa del saccheggio subito da parte dei Pisani, perse la sua flotta e non ebbe più la possibilità di riattivare la lucrosa e secolare attività commerciale. Ebbe il merito di aver formulato e diffuso nel Tirreno lo Statuto Marittimo, conosciuto come Tabulae Amalphitanae. Fra gli statuti marittimi, però, quello di Trani, pubblicato nel 1063, è da considerarsi anteriore ed anche come il più antico codice marittimo mediterraneo. Esso trattava i diritti e gli obblighi del padrone dei navigli, dei marinari, del nocchiero, dello scrivano, dei contratti e, inoltre, la questione degli oggetti trovati in mare. A far rispettare questi istituti giuridici era il protontino, il console o giudice del mare, che attendeva alle liti di diritto, sia in tempo di pace che di guerra. La giurisdizione del protontino di Vieste si estendeva su tutta la costa garganica fino a Termoli.