Ugo Boncompagni

Ugo Boncompagni – il futuro Papa Gregorio XIII – nasce il 7 gennaio del 1502 a Bologna, figlio di Angela e di un ricco mercante di nome Cristoforo. Frequenta l’Università di Bologna e, nel 1530, si laurea in utroque iure, prima di assistere all’incoronazione a Imperatore del Sacro Romano Impero di Carlo V. Intraprende poi la carriera di insegnante di diritto nell’ateneo felsineo. Il 20 luglio 1558 succedette a Giulio Panesio, innalzato alla dignità arcivescovile di Sorrento, mons. Ugo Boncompagni. Consacrato vescovo dal Papa Paolo IV quando era vice reggente della Camera Pontificia, celebrò la sua prima messa nella sacrestia di San Pietro. Egli governò la chiesa Viestana in tempi molto difficili: erano passati, infatti, appena quattro anni da quando il terribile Dragut aveva messo a ferro e fuoco questa città. L’Europa era arroventata da turbolenze civili e politiche e il Cristianesimo era minacciato dalla Riforma. Per soli due anni governò la nostra diocesi, ma si gloriava di essere vescovo di Vieste, città tanto umile e quasi del tutto distrutta, tanto che il Papa Pio IV, dandogli il cappello cardinalizio, nella bolla del 12 marzo 1565, mette in evidenza molto bene i sentimenti paterni nutriti dal Boncompagni verso la sua piccola Diocesi e insieme la sua profonda umiltà di preferire a tutti gli altri titoli solo quello di Vieste “solo Vestani Episcopi nomine contentus”. Provvide con magnificenza a dotare la Cattedrale di arredi moto pregiati, di vasi sacri, di paramenti preziosi, quadri, ecc. Fino al 1700si conservavano ancora uba sua pregiata mitra e un grembiule di velluto rosso con ricami in oro. Si dimise da vescovo di Vieste il 20 ottobre 1560ma ne conservò sempre il titolo e firmò tutti gli atti, dal 1562 fino al 4 dicembre 1563, con “Ego Ugo Boncompagnus – Episcopus Vestanus”. Insigne canonista e prelato di spiccate qualità partecipò al Concilio Tridentino anche come Uditore della Camera Apostolica e ricoprì incarichi molto delicati in varie Commissioni. Al termine del concilio il Papa lo volle a Roma come Assistente in Cappella e lo assegnò come compagno a San Carlo Borromeo. Gli impegni presso la Curia Apostolica lo obbligarono a risiedere a Roma e, successivamente, a rinunciare per sempre al vescovado di Vieste (26 ottobre 1566).

Pare, però, che non sia mai venuto sul Gargano per prendere possesso della sua Diocesi che amministrò per mezzo dei suoi Vicari. Pio IV Salì al trono pontificato col nome di Gregorio XIII il 13 maggio 1572. Papa fra i più saggi nella storia della chiesa, mise in atto tutte le direttive del Concilio di Trento, riformò il calendario giuliano e diede largo impulso alla cultura, favorendo la fondazione di scuole e collegi. Nè da Papa dimenticò la sua Vieste, anzi la volle raffigurare negli affreschi della sala delle Carte Geografiche in Vaticano e concesse il 5 giugno 1581 il massimo privilegio all’altare di San Michele Arcangelo della cattedrale di Vieste. Il calendario gregoriano è il calendario ufficiale nella maggior parte del mondo. Prende il nome da Papa Gregorio XIII, che lo introdusse nel 1582 con la bolla papale Inter gravissimas promulgata a Villa Mondragone (presso Monte Porzio Catone, Roma). È una modifica del calendario giuliano, precedentemente in vigore, in accordo con la proposta di Luigi Lilio. Si tratta di un calendario basato sull’anno solare, cioè sul ciclo delle stagioni. L’anno è composto di 12 mesi con durate diverse (da 28 a 31 giorni) per un totale di 365 o 366 giorni: l’anno di 366 giorni è detto anno bisestile. Tale ripetizione avviene ogni quattro anni, con alcune eccezioni I mesi del calendario gregoriano sono: gennaio (31 giorni) febbraio (28 giorni, 29 nell’anno bisestile) marzo (31 giorni) aprile (30 giorni) maggio (31 giorni) giugno (30 giorni) luglio (31 giorni) agosto (31 giorni) settembre (30 giorni) ottobre (31 giorni) novembre (30 giorni) dicembre (31 giorni) I giorni di ciascun mese sono identificati da una numerazione progressiva, a partire da 1. Così ad esempio il primo giorno dell’anno è il 1º gennaio, mentre l’ultimo è il 31 dicembre. Vi sono diversi metodi per ricordare agevolmente la durata dei mesi. Uno utilizza questa filastrocca: trenta giorni ha novembre con april, giugno e settembre di ventotto ce n’è uno tutti gli altri ne han trentuno.