Porta Falsa

Porta Falsa

In corso di ristrutturazione “La Porta Falsa” trovasi a Sud del castello Federiciano. Dal castello si diramavano le mura di cinta, intervallate da porte d’accesso e da robusti barbacani, di cui i resti sono visibili ancora oggi, come nel caso della “Porta ad alt”, in prossimità della Cattedrale. Il Castello di Vieste è stato sempre abitato dalle truppe a difesa della città, fino al 1840, al cui comando c’era il governatore. L’autorità di questa figura si estendeva fino alla parte più a nord dell’Adriatico del Regno di Napoli. Sotto il regno d’Italia il castello venne danneggiato dai colpi di cannone del cacciatorpediniere austriaco Lika all’alba del 24 maggio 1915, dopo dichiarazione di guerra all’Austria. In epoca più recentemente è stato oggetto di vari interventi di restauro da parte della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici della Puglia. Come tutte le città antiche cinte da mura, anche Vieste aveva la sua porta segreta, che serviva ai cittadini ritardatari per rincasare dopo la chiusura delle porte. Trovavasi ai piedi del Castello, nella parte sud, quasi prospiciente sulla falesia, ben nascosta e mimetizzata da non sembrare un accesso, tanto da meritare il titolo di Porta Falsa. Essa immetteva direttamente nel Castello e il cittadino ritardatario, contadino o pescatore che fosse, portava con sé poche masserizie, lasciando gli oggetti ingombranti e gli animali fuori delle mura, che recuperava al mattino. Chi rientrava per quella porta doveva farsi riconoscere dalla sentinella.