Monte San'Angelo

Monte Sant'Angelo

Monte Sant’Angelo (Mònd in dialetto) è un comune italiano di 13.168 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia, celebre per il santuario di San Michele Arcangelo, è meta di pellegrinaggi dei fedeli cristiani sin dal VI secolo. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e ha fatto parte della Comunità Montana del Gargano

Territorio
Coordinate 41°42′0″N 15°58′0″E Altitudine 796 m s.l.m. Superficie 242,80 km² Abitanti 13 168 (31-07-2011) Densità 54,23 ab./km² Frazioni Marina di Monte Sant’Angelo (Macchia); Ruggiano Comuni confinanti Cagnano Varano, Carpino, Manfredonia, Mattinata, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, Vico del Gargano, Vieste

Altre informazioni
Cod. postale 71037 Prefisso 0884 Fuso orario UTC+1 Codice ISTAT 071033 Cod. catastale F631 Targa FG Cl. sismica zona 2 (sismicità media) Cl. climatica zona E, 2 400 GG Nome abitanti Montanari Patrono san Michele Arcangelo Giorno festivo 29 settembre

Monte Sant'Angelo
istituzione
Monte Sant'Angelo

Storia
Sebbene il centro urbano sia stato fondato attorno all’anno 1000, la storia di Monte Sant’Angelo è precedente di almeno cinque secoli. Secondo la tradizione, un certo Elvio Emanuele, ricco pastore e signore del Monte Gargano, aveva smarrito un toro di sua proprietà. Dopo vari giorni di ricerca lo trovò inginocchiato all’interno di una spelonca quasi inaccessibile. Preso dalla rabbia, il ricco pastore scoccò una freccia che inspiegabilmente, tornò indietro, ferendolo. L’uomo rimase assai turbato dell’accaduto e raccontò il tutto al vescovo di Siponto, Lorenzo Maiorano. Questi così ordinò ai fedeli tre giorni di penitenza. il terzo giorno, l’8 maggio del 490 l’arcangelo Michele apparve al santo vescovo di Siponto Lorenzo Maiorano e gli ordinò di dedicare la grotta al culto cristiano in suo nome. Dopo questa apparizione (detta del Toro) l’Arcangelo si manifestò al vescovo Maiorano nel 492 e nel 493. Nel VII secolo i Longobardi (in tale periodo l’Italia del mezzogiorno era dominata dai Longobardi), particolarmente devoti di san Michele, elevarono la grotta a loro santuario nazionale. Attraverso il tratto della Via Francesca si sviluppò un intensissimo flusso di pellegrini. Saccheggiata dai saraceni nell’871, nella seconda metà del X secolo la Sacra Grotta divenne meta obbligata dei crociati diretti in Terrasanta. In seguito nei pressi della grotta andava sviluppandosi il centro urbano che fra il 1086 e il 1105 divenne capitale di un vasto possedimento normanno, fondato da Enrico figlio di Roberto conte di Lucera. Il possedimento comprendeva l’intero Gargano. Nel 1401 Monte Sant’Angelo ottenne da papa Bonifacio IX il titolo di Città. Nel seicento Monte Sant’Angelo entrò a far parte del Regno di Napoli e nell’ottocento del Regno d’Italia. Secondo la tradizione, nel 1656 durante un’epidemia di peste, l’Arcangelo si sarebbe manifestato al vescovo di Manfredonia Giovanni Alfonso Puccinelli dispensando grazie e guarigioni. Dal 1700 in poi nacquero molti quartieri nuovi che modificarono in parte l’aspetto originale delle antiche mura dell’ VIII secolo, che fino ad allora erano rimaste immutate. È stato sede fino al 2010 della Comunità Montana del Gargano (soppressa nello stesso anno)

Il Santo Patrono

Il 29 settembre la Liturgia della Chiesa ricorda la festività di San Michele Arcangelo. In un’epoca in cui le forze del male hanno enorme libertà di azione, fuorviando e rapendo anime, la figura di San Michele assume un valore di prim’ordine. Il suo nome deriva dall’espressione «Mi-ka-El», che significa «chi è come Dio?» e poiché nessuno è come l’Onnipotente, l’Arcangelo combatte tutti coloro che si innalzano con superbia, sfidando l’Altissimo. Nella Sacra Scrittura è citato cinque volte: nel libro di Daniele, di Giuda, nell’Apocalisse e in tutti i brani biblici è considerato «capo supremo dell’esercito celeste», ovvero degli angeli in guerra contro il male. Il nome dell’arcangelo Michele, che significa “chi è come Dio ?”, è citato cinque volte nella Sacra Scrittura; tre volte nel libro di Daniele, una volta nel libro di Giuda e nell’Apocalisse di s. Giovanni Evangelista e in tutte le cinque volte egli è considerato “capo supremo dell’esercito celeste”, cioè degli angeli in guerra contro il male, che nell’Apocalisse è rappresentato da un dragone con i suoi angeli; esso sconfitto nella lotta, fu scacciato dai cieli e precipitato sulla terra. Egli è considerato allo stesso modo nella Chiesa di Cristo, che gli ha sempre riservato fin dai tempi antichissimi, un culto e devozione particolare, considerandolo sempre presente nella lotta che si combatte e si combatterà fino alla fine del mondo, contro le forze del male che operano nel genere umano. Egli è considerato allo stesso modo nella Chiesa di Cristo, che gli ha sempre riservato fin dai tempi antichissimi, un culto e devozione particolare, considerandolo sempre presente nella lotta che si combatte e si combatterà fino alla fine del mondo, contro le forze del male che operano nel genere umano.

san michele arcangelo
san michele

In Italia sano tanti i posti dove sorgevano cappelle, oratori, grotte, chiese, colline e monti tutti intitolati all’arcangelo Michele, non si può accennarli tutti, ci fermiamo solo a due: Tancia e il Gargano. Sul Monte Tancia, nella Sabina, vi era una grotta già usata per un culto pagano, che verso il VII secolo, fu dedicata dai Longobardi a S. Michele; in breve fu costruito un santuario che raggiunse gran fama, parallela a quella del Monte Gargano, che comunque era più antico. Sul Gargano giunsero in pellegrinaggio papi, sovrani, futuri santi. Sul portale dell’atrio superiore della basilica, che non è possibile descrivere qui, vi è un’iscrizione latina che ammonisce: “che questo è un luogo impressionante. Qui è la casa di Dio e la porta del Cielo”. L’arcangelo è comparso lungo i secoli altre volte, sia pure non come sul Gargano, che rimane il centro del suo culto, ed il popolo cristiano lo celebra ovunque con sagre, fiere, processioni, pellegrinaggi e non c’è Paese europeo che non abbia un’abbazia, chiesa, cattedrale, ecc. che lo ricordi alla venerazione dei fedeli.Difensore della Chiesa, la sua statua compare sulla sommità di Castel S. Angelo a Roma, che come è noto era diventata una fortezza in difesa del Pontefice; protettore del popolo cristiano, così come un tempo lo era dei pellegrini medievali, che lo invocavano nei santuari ed oratori a lui dedicati. Per la sua caratteristica di “guerriero celeste” s. Michele è patrono degli spadaccini, dei maestri d’armi; poi dei doratori, dei commercianti, di tutti i mestieri che usano la bilancia, i farmacisti, pasticcieri, droghieri, merciai; fabbricanti di tinozze, inoltre è patrono dei radiologi e della Polizia. È patrono principale delle città italiane di Cuneo, Caltanissetta, Monte Sant’Angelo, Sant’Angelo dei Lombardi, compatrono di Caserta.

Chiese di Monte Sant'Angelo

Parrocchia Santa Maria del Carmine
Indirizzo: Via Umberto I, 4, 71037 Monte Sant’Angelo FG
La chiesa nasce come struttura conventuale dei padri dell’Ordine del Monte Carmelo. I lavori relativi alla sua costruzione prendono avvio nel 1577 in una zona del territorio di Monte Sant’Angelo posto allora al di fuori della cinta muraria urbana. I riti religiosi inizialmente sono officiati nella preesistente cappella periferica intitolata a santa Maria di Loreto che, nel tempo, viene ampliata alla bisogna. Solo nel 1700 la chiesa viene completata raggiungendo le dimensioni e la tipologia architettonica quale si conserva ancora oggi. Nella piazza che ospita la chiesa è situata una statua di Padre Pio da Pietrelcina datata 1982. La statua è stata fatta costruire dall’allora parroco della chiesa. Negli anni 2000 la chiesa è stata oggetto di lavori di ristrutturazione.

Parrocchia Immacolata Concezione
Indirizzo: Via Ruggiero Bonghi, 71037 Monte Sant’Angelo FG
L’inizio della comunità parrocchiale e dunque la storia della chiesa dell’Immacolata di Monte Sant’Angelo risale al 6 luglio del 1963 festa di Santa Maria Goretti, santa che ha dato il nome all’Azione Cattolica Parrocchiale. Il Primo parroco della nascete comunità fu Don Donato Notarangelo. Inizialmente la chiesa dedicata alla Concezione sorgeva presso una Cappella che negli anni precedenti fungeva da chiesa del Cimitero, prima che quest’ultimo fosse spostato. L’edificio era di piccole dimensioni e poteva accogliere pochissima gente per le celebrazioni eucaristiche. Si avverte dunque sin dal 1968 l’esigenza di costruire una nuova e più ampia chiesa. Nel 1968 ci fu un primo il tentativo di costruire la chiesa nuova in Piazza Vischi (attuale Piazza Giovanni Paolo II), ma il progetto fallì. Il 4 giugno 1995 con Parroco don Matteo De Padova la Chiesa è stata Consacrata sotto il titolo di Immacolata Concezione da parte di Mons. Vincenzo d’Addario.

Parrocchia Sacro Cuore di Gesù
Indirizzo: Via Montesacro, 36, 71037 Monte Sant’Angelo FG
La chiesa del Sacro Cuore di Gesù è una tra le più giovani costruzioni ecclesiastiche della città. Inizialmente la chiesa sorse come un edificio molto piccolo tanto ché ad essa fu dato l’appellativo dai fedeli di la chiesetta. In seguito la chiesa è stata ampliata con la costruzione di un secondo e più grande edificio adiacente all’originario. La chiesa è situata nel rione Fosso della città dell’Arcangelo, in via Montesacro. Una delle caratteristiche della chiesa è la presenza sul cornicione del tetto ed in corrispondenza del portale di ingresso di una grossa statua di Gesù con le braccia aperte. Inoltre entrando nella chiesa si nota la presenza di due altari, il primo è quello appartenente all’edificio della chiesa originaria, il secondo lo si è costruito con l’ampliamento della stessa.

Parrocchia San Francesco d’Assisi
Indirizzo: Piazza S. Francesco d’Assisi, 1, 71037 Monte Sant’Angelo FG
La chiesa di San Francesco a Monte Sant’Angelo con la relativa struttura ricettiva (nell’insieme è un complesso conventuale) si può far risalire agli anni che vanno fra il 1343 e il 1352. La costruzione dell’edificio venne ordinata da Giovanna I d’Angiò, sovrana del Regno di Napoli, su sollecitazione dell’arcivescovo sipontino-garganico fra’ Pietro (costui era un francescano conventuale). In seguito con la soppressione della comunità monastica avutasi nel 1861, il convento è stato adibito prima a scuola e, da molti anni ormai, a sede del Museo delle arti e tradizioni popolari del Gargano. La chiesa oggi appare sobria e con uno stile che si richiama al neoclassico. Inoltre parte dell’originario portale, a destra dell’attuale ingresso ed un locale oggi adibito a cappella interna (sempre sul lato destro della navata unica), recuperati dopo i restauri eseguiti nell’ultimo ventennio del secolo scorso, evidenziarono alcuni dei primitivi elementi decorativi trecenteschi

 

Parrocchia Santa Maria della Libera
Indirizzo: Via Madonna della Libera, 71037 Monte Sant’Angelo FG
Essa è situata al fianco dell’atrio superiore del Santuario di San Michele Arcangelo (patrimonio UNESCO). La chiesa della Madonna della Libera è stata edificata nel 1879 da lavori di ampliamento del vecchio oratorio di Sant’Anna e ristrutturando l’area del cortile antistante occupata in parte da un antico cimitero. Nel XX, dopo la demolizione della chiesa di San Pietro (facente parte del complesso monumentale in cui appartengono anche la Chiesa di Santa Maria Maggiore e la Tomba di Rotari) sede per lungo tempo dell’unica parrocchia della città affidata al Capitolo di S.Michele la chiesa della Libera ne assunse le funzioni che tenne fino al 1970.  L’edificio di culto si presenta lindo e ben curato negli stucchi e nei capitelli corinzi, con una struttura lineare ad una navata, sormontata dalla volta ad arco, che termina in un ristretto e poco pronunciato abside. I pilastri della chiesa e le incorniciature sono decorati con colore oro. Nella chiesa sono situate anche le statue di Sant’Anna e Santa Lucia.

 

Parrocchia Santa Maria Maggiore
Indirizzo: Largo Tomba di Rotari, 15, 71037 Monte Sant’Angelo FG
La chiesa, molto antica, fu fatta ricostruire nell’XI secolo da Leone Garganico, arcivescovo di Siponto e di Monte Sant’Angelo, il quale decise di aggiungere l’appellativo Maggiore, per distinguerla da un’altra chiesa di Siponto anch’essa dedicata a Maria. In seguito, nel 1198, iniziarono nuovi lavori di ristrutturazione sotto la reggenza di Costanza d’Altavilla, madre di Federico II di Svevia. L’interno della chiesa è a pianta basilicale latina, è diviso in tre navate. La navata centrale è coperta da una volta a semibotte. I capitelli dei pilastri sono istoriati con motivi ornamentali e figure grottesche. Le pareti sono decorate da pitture bizantine con raffigurazioni di angeli e santi. Tra gli affreschi è possibile ammirare uno stupendo san Michele nelle vesti di cortigiano bizantino. Il dipinto è stato realizzato nel XII secolo. Presente anche un affresco di san Francesco (tale dipinto è tra i più antichi conosciuti nella regione Puglia, e costituisce l’omaggio alla visita al santuario di San Michele che il Santo fece nel 1216).