Manfredonia

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Manfredonia (Mambredònje in dialetto manfredoniano) è un comune italiano di 57.545 abitanti, tra i maggiori della regione Puglia, che durante il periodo estivo vede la propria popolazione aumentare notevolmente. Manfredonia fu fondata da Manfredi di Svevia nel XIII secolo, dopo la distruzione dell’antica città di Siponto.

Territorio
Coordinate 41°38′0″N 15°55′0″E Altitudine 5 m s.l.m. Superficie 356,93 km² Abitanti 57,545 Densità 0,16 ab./km² Frazioni Siponto, Riviera Sud (Sciali e Ippocampo), San Salvatore, Pastini, Tomaiuolo, Ruggiano, Borgo Mezzanone. Comuni confinanti Cerignola, Foggia, Monte Sant’Angelo, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, Zapponeta

Altre informazioni
Cod. postale 71043 Prefisso 0884 Fuso orario UTC+1 Codice ISTAT 071029 Cod. catastale E885 Targa FG Cl. sismica zona 2 (sismicità media) Cl. climatica zona D, 1 523 GG Nome abitanti manfredoniani, sipontini Patrono San Lorenzo Maiorano, Maria Santissima di Siponto e San Filippo Neri Giorno festivo 7 febbraio, 30 agosto

Manfredonia
istituzione
manfredonia

Storia
Nel gennaio 1256 il re di Sicilia e principe di Taranto Manfredi giunto a Siponto durante una battuta di caccia sul Gargano, trovò la città distrutta e gli abitanti costretti a vivere in case non più adatte all’uso abitativo, in un’area resa malarica dall’impaludamento. Decise quindi di ricostruire la città due miglia a nord dell’insediamento originario. Le sue intenzioni erano duplici: da un lato, creare uno dei più importanti centri di governo di tutto il Regno, secondo gli evoluti canoni amministrativi ormai consolidati dal padre, l’imperatore Federico II; dall’altro, presidiare il territorio la cui posizione era strategica anche per via della vicinanza all’Oriente bizantino. Le conferì il proprio nome in segno di futuro prestigio, onore e potenza. In marzo i lavori vennero affidati al maestro costruttore Marino Capece, che riutilizzò i ruderi della città più antica e organizzò l’importazione via mare dalla Schiavonia di legname, calce, pietre e sabbia. Nel complesso furono impiegati 700 operai e molti buoi. Il 23 aprile 1256, giorno di san Giorgio, fu posata la prima pietra e nel 1257, convocato il Parlamento di Puglia a Barletta, Manfredi ottenne di costruire la nuova città a spese dell’erario reale e della sua cassa privata. Nel novembre 1263 venne consegnato il Datum Orte, ossia l’atto notarile col quale la città veniva ufficialmente riconosciuta. Manfredi successivamente affidò i lavori a suo zio Manfredi Maletta. Ai primi del 1258 erano state costruite la metà delle mura che guardano verso il mare e verso l’ entroterra, con fortini e baluardi, e la grande torre di San Francesco; la piccola chiesetta della Maddalena e la grande campana il cui suono era percettibile a distanze notevoli, questa serviva in caso di pericolo per chiamare a raccolta i pochi abitanti di Manfredonia. Nel 1264 Manfredi inaugurò solennemente il castello e la città. La nuova città ottenne benefici fiscali (franchigie) che la resero un porto franco e la sua popolazione si accrebbe con il trasferimento di abitanti delle vicine città di San Paolo di Civitate, Trani, Carpino, Monte Sant’Angelo, Barletta, Ischitella, Andria e Corato. Sin dalla sua costituzione fu dotata di una zecca che coniò e impresse diverse monete (doppio tarì, dinari d’oro, di rame e di biglione).

Il Santo Patrono

La sua storia è frutto di racconti legati alla tradizione agiografica, visto che non si hanno altre fonti della vita del santo. In particolare il racconto è tratto da due Vite di autore anonimo, scritte secoli dopo la morte del santo, che a volte contrastano tra loro creando anche diversa confusione. Nel 491 una delegazione sipontina, vista la morte del vescovo Felice, partì per Costantinopoli per chiedere la nomina di un nuovo pastore per la Chiesa locale. L’imperatore Zenone designò Lorenzo, un suo parente. Questi partì per Roma, portando con sé le reliquie di santo Stefano e sant’Agata, e qui venne consacrato vescovo da papa Gelasio I (492-496). Divenuto vescovo di Siponto, Lorenzo legò il suo nome all’apparizione dell’arcangelo Michele sul monte Gargano. La leggenda racconta che nel 490 un signorotto di nome Elvio Emanuele smarrì sul monte Gargano il suo più bel toro. Lo ritrovò in una caverna detta “delle magie”, poiché vi era vissuto un sedicente mago, e non potendo trarlo fuori, decise di ucciderlo lanciando una freccia, ma questa inspiegabilmente tornò indietro. Il pastore sconvolto corse dal vescovo Lorenzo che gli consigliò di trascorrere tre giorni pregando e digiunando. Al terzo giorno l’arcangelo Michele apparve in sogno a Lorenzo invitandolo ad aprire la grotta al culto cristiano. Lorenzo tuttavia non ascoltò la volontà dell’arcangelo poiché era ancora vivo in quella grotta il culto pagano. Si racconta che Lorenzo ottenne l’intercessione di san Michele per respingere l’incursione dei pagani a Siponto. Egli avrebbe avuto il dono della profezia e annunciò l’imminente guerra con i Goti. Volle un incontro con Totila, questi gli mandò un cavallo selvaggio che non obbediva a nessuno, ma ancora inspiegabilmente Lorenzo lo domò e ottenne che Siponto venisse risparmiata dalla distruzione.

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San_Lorenzo_Maiorano

La leggenda vuole che san Lorenzo abbia portato con sé da Costantinopoli l’icona della “Vergine Maria di Siponto” attuale compatrona della città di Manfredonia; l’immagine venne incoronata il 28 agosto del 1955 dal cardinale Roncalli, divenuto poi papa Giovanni XXIII. Il 7 febbraio 1270, poco dopo la fondazione della città di Manfredonia al posto di Siponto, l’arcivescovo Giovanni Freccia da Ravello ponendo la prima pietra del duomo dedicata al santo vescovo della nuova cittadina vi trasferì le reliquie custodite a Siponto. Nel 1620, in seguito all’invasione turca perpetrata ai danni di Manfredonia, i resti del vescovo Lorenzo furono trafugati e bruciati (si salvò solo un braccio che oggi è conservato nella cattedrale di Manfredonia). L’arcivescovo Giovanni De Lernia (1708-1725) fece deporre in una cassetta di piombo i resti delle reliquie e le pose sotto l’altare maggiore. Durante la festa in onore del santo la statua viene traslata dalla sua nicchia e posta alla destra dell’altare maggiore e vestita dei paramenti sacri antichi conservati gelosamente dal capitolo sipontino, sono quelli donati da papa Benedetto XIII, dopo la sua elezione al soglio pontificio, avvenuta il 29 maggio 1724. Fino al 1952 la statua del patrono, era sempre stata portata in processione a spalla dai pescatori. Dal 1953 al 1990,alcuni commercianti devoti a san Lorenzo, in occasione della processione mettevano a disposizione il loro camioncino, addobbato per l’occasione per trasportare la Statua del santo. Tra il 2011 ed il 2012 la sacra statua del santo è stata interessata da un lavoro di restauro eseguito da Maddalena Restauri di Leonardo Maddalena da Biccari. L’opera di rimozione delle precedenti ridipinture ha permesso di riportare alla luce le decorazioni originali non più con la talare nera bensì con l’originale abito di canonico.

Chiese di Manfredonia

Parrocchia di San Lorenzo Maiorano
Indirizzo: Via Arcivescovado, 71043 Manfredonia FG
La Cattedrale di Manfredonia è intitolata a San Lorenzo Maiorano patrono della città, che fu vescovo di Siponto tra la fine del V secolo e la metà del VI. Venne costruita tra il 1270 e il 1274, ma solo nel 1324 vi si trasferì il capitolo diocesano. Nel 1620 fu distrutta dagli ottomani. L’edificio attuale risale all’episcopato di Antonio Marullo. Vi si conservano le reliquie del patrono della città e alcune opere d’arte traslate nel XX secolo dalle altre chiese del territorio, tra le quali l’antica icona della Madonna di Siponto, la statua in legno policromo di fattura bizantina detta Madonna dagli occhi sbarrati o La Sipontina e un possente crocifisso ligneo duecentesco.

Parrocchia di San Giuseppe Sposo della Beata Vergine Maria
Indirizzo: Via dei Veneziani, 7, 71043 Manfredonia FG

Parrocchia di San Carlo Borromeo
Indirizzo: Via Giuseppe di Vittorio, 71043 Manfredonia FG
Si hanno pochissime notizie dell’ antica chiesa dedicata a S. Carlo Borromeo.Si sa che fu eretta alla fine del 1800 lungo il tracciato di via Brecce a  S. Erasmo ed è per questa sua localizzazione che fu denominata  ” S. Carlo Borromeo alle Brecce “.Divenne chiesa parrocchiale nel 1931 quando i vasti territori iniziarono ad essere divisi in più parrocchie. Fu in seguito bombardata durante il  2° conflitto mondialeil 17 luglio 1943. Per qualche anno la comunità rimase senza un adeguato luogo di culto e i residenti furono costretti a recarsi alla vicina parrocchia di S. Erasmo. Da allora, della vecchia chiesa parrocchiale, non resta che un  appena visibile da via Galileo Ferraris, all’ altezza dell’ ex area della Manifattura dei tabacchi. In seguito, nel dopoguerra, si decise  di utilizzare come luogo di culto la vicina chiesa dedicata a S. Maria di Costantinopoli alle Mosche. Cosicché la nuova chiesa parrocchiale assunse questa denominazione: S. Carlo Borromeo alle Brecce in S. Maria di Costantinopoli alle Mosche.

Parrocchia di San Camillo de Lellis
Indirizzo: Via Galileo Galilei, 1, 71043 Manfredonia FG
Parrocchia eretta canonicamente nel 1976

Parrocchia della Sacra Famiglia
Indirizzo: Via Canne, 40, 71043 Manfredonia FG
Nasce come parrocchia l’1 gennaio 1973, per rispondere alle necessità dei religiosi e degli abitanti del nascente quartiere Stazione Campagna. Viene nominato parroco della nuova chiesa don Michele Nasuti. Per ben 9 anni in assenza di un luogo di culto (in costruzione) usufruirà di un garage che funge da chiesa. La nuova Chiesa viene inaugurata ufficialmente il 23 maggio 1982 dall’allora Vescovo dell’Arcidiocesi di Manfredonia-Vieste Monsignor Valentino Vailati e il 7 maggio 1989 viene Dedicata alla Sacra Famiglia. La chiesa è arricchita nel corso degli anni di maestosi mosaici opera dell’artista Ambrogio Zamparo. Nel 1997 venne inaugurato sulla parete sinistra il Grandissimo Mosaico della Nuova Gerusalemme e nel 2003 nella stessa parete Giovanni Battista mentre battezza Gesù (sopra la fonte battesimale). Nel 2005 all’entrata venne inaugurato il mosaico che raffigura alcune scene del Vangelo. Nel 2007 la chiesa è stato oggetto di lavori di ristrutturazione e l’aggiunta di alcuni mosaici pavimentali. Nel 2009 sono stati posizionati due mosaici sulla porta d’entrata che raffigurano l’annunciazione e la lavanda dei piedi e nel 2010 sono stati terminati i lavori per la costruzione del più grande oratorio cittadino.

Parrocchia di San Michele Arcangelo
Indirizzo: Piazza S. Michele, 1, 71043 Manfredonia FG

Parrocchia di Santa Maria del Carmine
Indirizzo: Larghetto del Carmine, 71043 Manfredonia FG
La Chiesa del Carmine, data le sue origini almeno ai primi anni del sec. XVII. Per la sua particolare ubicazione nel centro storico sipontino, pure nella semplicità delle linee architettoniche, irradia un fascino, un’emotività ed una sacralità pregnanti. E ciò sia perché il suo sagrato è palpitante di vitalità e sia perché il suo interno, uno scrigno che racchiude e conclude, seduce l’animo umano per l’impatto immediato che offre la raffigurazione della Vergine, posta sull’altare maggiore. L’edificio, dall’apparente fattura moderna, rispetto ad altri posti nell’ambito del perimetro manfredino-angioino-aragonese delle mura cittadine, ha una connotazione di tutto rispetto nell’ambito delle tradizioni culturali sipontine, e specie il suo sito, che meritano di essere conosciute.

Parrocchia di Santa Maria Regina
Indirizzo: Piazza San Maria di Siponto, 8A, 71043 Manfredonia FG
Santa Maria Regina è stata istituita da Pio XII nel 1955 per affiancare la figura di Cristo Re alla regalità di Maria come Madre della Chiesa. Il termine latino “regina” deriva da “regere”, cioè governare, dominare. Maria è regina perché madre di Cristo, ha accolto Dio nella sua vita con indicibile umiltà. Donna e madre che si dona all’umanità offrendole il suo cuore , domina attraverso l’amorevole intercessione per ciascuno dei suoi figli. Una regalità che non ha nulla in comune con le logiche umane, ma le riempie, le adorna con ineffabile dono di grazia. Dalla lettere enciclica del Papa Pio XII Ad Caeli Reginam si legge : “Infatti da questa unione con Cristo re deriva a lei tale splendida sublimità, da superare l’eccellenza di tutte le cose create: da questa stessa unione con Cristo nasce quella regale potenza, per cui ella può dispensare i tesori del regno del divin redentore; infine dalla stessa unione con Cristo ha origine l’inesauribile efficacia della sua materna intercessione presso il Figlio e presso il Padre”.

Parrocchia del Santissimo Redentore
Indirizzo: Via Ospedale S. Lazzaro, 16, 71043 Manfredonia FG
Il 1962 è un anno di Grazia straordinario per la comunità del “SS. Redentore” e proprio a cominciare dal 1 gennaio, Festa della Circoncisione di Gesù, di quella data è la Bolla arcivescovile che segna ufficialmente l’inizio della vita parrocchiale. La parrocchia avrà per confini ad est: tutta la Via Palatella; a sud: viale Sipontino (ora Viale Aldo Moro)da via Palatella fino a via E.Giustino; a ovest: via E.Giustino; a nord: tutte le case fino alla periferia. Il 3 maggio 2008, Festa della Croce, ci fu la consacrazione al Signore dell’altare in marmo ancora oggi presente nella chiesa .  La Chiesa, costituito da un semplice volume rettangolare, è a navata unica. Dell’edificio originario, seicentesco, resta l’intero ambito presbiterale con la cupola originaria, mentre la copertura della navata è stata realizzata nella seconda metà del novecento con un solaio in latero cemento.

Parrocchia Santa Maria Stella Maris
Indirizzo: Corso Manfredi, 258, 71043 Manfredonia FG
La storia della nostra parrocchia risale sino agli inizi degli anni ’70. Inizialmente la Parrocchia di Santa Maria Stella Maris era situata in quella che tutt’ora è , la Parrocchia di San Nicola di Bari. Stella Maris  sempre in quegli anni era dislocata di due parti: da un lato la chiesa “centrale” che era quella dove di li a poco sarebbe nata la parocchia di San Nicola di Bari, e dall’ altra vi era una chiesetta “succursale” dove venivano svolte altre celebrazioni, che si trovava in Viale dei Promontori (quella che tutt’ora è la chiesa degli Ortodossi).In quegli anni, data la poca capienza che poteva contenere la chiesetta in viale dei Promontori, incominciarono a svolgersi le celebrazioni anche in una struttura adiacente alla stessa chiesetta (quella che ora è il nostro Teatro della parrocchia).

Parrocchia della Santissima Trinità
Indirizzo: Viale Dante Alighieri, 71043 Manfredonia FG

Parrocchia dello Spirito Santo
Indirizzo: Via Lentischi, 71043 Manfredonia FG