Don Antonio Spalatro nasce a Vieste, a mezzogiorno del 2 febbraio 1926, mentre le campane suonano a distesa, “perché era festa in paese”. Trascorre la sua infanzia e fanciullezza nell’ambiente sereno della famiglia, manifestando da subito chiari segni di propensione alla preghiera e ad una profonda vita interiore. Nell’anno 1937 entra nel seminario Arcivescovile di Manfredonia, l’inizio del Corso Teologico coincide con la fine della seconda grande guerra. Il periodo degli studi teologici è per don Antonio il momento più intenso dell’ascesi. Dopo molto lavoro, dopo molto soffrire, finalmente l’ideale comincia ad acquistare concretezza davanti a lui. Il 26 novembre 1950 anche per lui si apre la porta sulla vigna del Signore, una parrocchia nascente, un campo ricco di lavoro: la parrocchia del SS. Sacramento. Ha fretta di fare, di completare anche la costruzione del suo edificio spirituale. Il suo lavoro pastorale non conosce limiti o soste, lo spirito freme di una vitalità traboccante che ha bisogno di esprimersi, di concretizzarsi in opere, in ascesi e nobili conquiste. Il successo arride alle sue iniziative pastorali, il Signore gli riserva una dolorosa spina nel suo corpo che mentre purifica, feconda le sue opere. I sintomi di un male inesorabile cominciano a tormentare il suo fisico provato e fiaccato da un intenso e diuturno lavoro, già negli ultimi mesi del 1953. Il 22 maggio 1954, festa di S. Rita, è costretto a lasciare la sua parrocchia, il suo paese, la sua famiglia per essere ricoverato. Il rientro definitivo e senza speranza a Vieste avviene il 13 agosto. Qui muore il 27 agosto, venerdì. Aveva 28 anni. Il cammino di beatificazione è iniziato nel 2005.
Autore: Don Giorgio Trotta, Postulatore