discesa Juan Annot
Trattasi della scalinata adiacente al monastero, che porta al trabucco e alla parte posteriore del Torrione. Juan Annot, nato a Forest in Belgio il 21 maggio 1928, arrivò per puro caso a Vieste, dopo aver partecipato nel 1966 a Firenze al recupero e al restauro di tele, libri, manoscritti preziosi, e mobili antichi danneggiati dall’alluvione dell’anno precedente. Obiettore di coscienza chiese ed ottenne dal governo belga di assolvere in alternativa al servizio militare questo Servizio Civile Internazionale. Infatti Firenze, riconosciuta come uno dei centri d’arte più importanti del mondo, ebbe a soffrire la terribile violenza dell’alluvione. Juan Annot, spirito libero ed amante della natura, trovò in Vieste il posto ideale per le sue aspirazioni e i motivi per i suoi dipinti. Ha lasciato anche molte opere dipinte con colori acrilici ed a olio. Amava molto viaggiare in Europa, in Africa, in Asia e in questo suo peregrinare riportò col pennello sempre gli aspetti più meravigliosi. L’ultimo suo viaggio gli fu fatale. La malaria lo colpì mortalmente il 19 marzo 1990 ad Accara. Nel 1967 tenne presso il Centro di Lettura ubicato in un aula delle Scuole Elementari di Vieste, da me diretto, ad un nutrito gruppo di frequentatori, di professionisti e studiosi locali, una dotta conferenza sullo Studio storico del fenomeno dell’arte contemporanea, mettendo in risalto la sua preparazione culturale. Amava sempre dire ed auspicare che la pittura e tutte le arti restino sempre fuori le correnti politiche, in modo tale che gli artisti possono operare in piena libertà e con la coscienza chiara.