Cagnano Varano

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Cagnano Varano è un comune italiano di 7.697 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano.

Territorio
Coordinate 41°50′0″N 15°46′0″E Altitudine 165 m s.l.m. Superficie 158,83 km² Abitanti 7 697 (31-12-2010) Densità 48,46 ab./km² Frazioni Porto di Capojale, Bagno di Varano, San Nicola Imbuti Comuni confinanti Carpino, Ischitella, Monte Sant’Angelo, San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico

Altre informazioni
Cod. postale 71010 Prefisso 0884 Fuso orario UTC+1 Codice ISTAT 071008 Cod. catastale B357 Targa FG Cl. sismica zona 2 (sismicità media) Cl. climatica zona C, 1 396 GG Nome abitanti Cagnanesi Patrono San Michele, san Cataldo Giorno festivo 8 maggio, 10 maggio

cagnano varano
istituzione
cagnano varano

Storia
Il ritrovamento di graffiti nella grotta di Tommasone, nella valle di San Giovanni (a sud dell’abitato), confermerebbe la presenza dell’uomo nel Paleolitico Superiore. La presenza di un insediamento in epoca romana è dimostrata dalle fonti, cui spesso vi fanno riferimento in merito ad una strada che collegava l’antica Teanum Apulum (San Paolo di Civitate) agli abitati di Civitella (San Nicandro Garganico), Avicenna (Carpino), Monte Civita (Ischitella) e Fara, nell’area di San Nicola Imbuti (Cagnano). Gli storici ipotizzano che tale via avesse una importante funzione politico-commerciale per l’area del Gargano Settentrionale, oltre a quella di collegamento tra i vari municipia della zona. Soprattutto nell’area a confine con il territorio di Carpino sono stati rinvenuti tombe e reperti paleocristian. È possibile, inoltre, che l’attuale monastero di San Nicola sia sorto proprio sulle rovine di un’antica villa romana. La leggenda collegherebbe l’origine di Cagnano alle sorti dell’antica città di Yria, cui fanno spesso riferimento Plinio e Strabone nel descrivere l’area dove oggi si trova il Lago di Varano, la cui sponda meridionale costituiva l’antica costa di un golfo. Le fonti, invece, si limitano a documentare che, a partire dal V secolo le invasioni barbariche determinarono uno spopolamento dei centri abitati costieri del Gargano per ragioni sicurezza. Tale spopolamento determinò la nascita di piccole comunità, i Casali, in luoghi più sicuri dell’entroterra, come quello in cui adesso si trova l’abitato di Cagnano. I Bizantini, che dominarono a lungo tempo l’area, contribuirono a ravvivare i luoghi abbandonati ed i neonati casali, favorendo l’immigrazione dai Balcani e la ripresa economica dell’area. Dopo i Bizantini, l’area fu soggetta al dominio dei Longobardi. Le istituzioni familiari, politicamente e militarmente organizzate, stanziatesi nel territorio, finirono col rappresentare le prime tenute agricole, aventi, tra l’altro, la funzione di controllo del traffico nell’area del Lago di Lesina e del Lago di Varano, importantissimi visto la diffusione della pesca in acque lacustri in alto medioevo. L’abitato si sviluppò, nella posizione attuale, in epoca normanna, quando vennero realizzati l’attuale Palazzo Baronale, allora fortezza, ed una cinta muraria di cui oggi restano poche tracce. Il documento più antico su cagnano è un Diploma dei principi longobardi Landolfo I e Landolfo IV risalente al 969d.C. in cui si assegnava il feudo di Cagnano al Santuario di San Michele di Monte Sant’Angelo.

Il Santo Patrono

Come ogni anno a Cagnano si celebra San Cataldo, il nostro Santo Patrono. Molti vedono nella festa solamente un motivo, o meglio, una scusa per festeggiare, dimenticando la grande figura che fu Cataldo durante la sua vita. Cataldo, vescovo e venerato come santo dalla Chiesa Cattolica, nacque tra il 400 e il 405 in Irlanda. Dai suoi genitori, Cataldo ricevette l’educazione all’amore per la preghiera, all’ubbidienza, all’ordine e, soprattutto allo spirito di sacrificio. Alla loro morte Cataldo decise di donare tutta la sua cospicua eredità ai poveri. Così divenne discepolo di San Carthag, abate di Rathan, in Irlanda. Ordinato prima sacerdote e poi vescovo da San Patrizio, decise di recarsi a visitare la Terra Santa in abito da pellegrino valorizzare la sua fede e la conoscenza di essa. Secondo la leggenda, il Santo sarebbe giunto a Taranto per volere divino: si racconta, infatti, che durante il soggiorno in Terra Santa, mentre era sul Santo Sepolcro, gli sarebbe apparso Gesù che gli avrebbe detto di andare a Taranto per ri-evangelizzare la città, in mano al paganesimo. Così egli intraprese un lungo viaggio che lo portò nell’attuale Marina di San Cataldo, vicino Lecce. Sempre secondo la tradizione, il Santo avrebbe lanciato il suo anello in mare per placare una tempesta. A Taranto, Cataldo compì la sua opera evangelizzatrice, facendo abbattere i templi pagani e soccorrendo i bisognosi. Successivamente si recò vicino Bari, a Corato, dove, per tradizione, liberò la città dalla peste diventandone così il patrono. Morì a Taranto l’8 marzo tra il 475 e il 480 e fu seppellito nella chiesa di San Giovanni in Galilea. Il 10 maggio 1071 mentre si scavano le fondamenta per la riedificazione della Cattedrale (distrutta dai Saraceni) venne ritrovato il suo corpo, che fu riconosciuto da una croce d’oro sulla quale era incisa la parola “CATALDUS”.

San Cataldo Cagnano Varano
San Cataldo Cagnano Varano 01

La tradizione gli attribuisce numerosi miracoli compiuti a Taranto tra cui la restituzione della vista ad un fanciullo, il ritorno in vita di un muratore, la guarigione di un cieco e di una giovane muta. Il culto di Cataldo è legato anche alle opere di assistenza sanitaria ed enti pubblici che portano il suo nome in segno di fede e di riconoscenza per la sua protezione. Per questo San Cataldo è il patrono i molte città del Sud-Italia, della città francese di Clermont, di Malta e della Cisgiordania (Betlemme). Il culto cagnanese ed il patronato di San Cataldo si manifestano nello stemma comunale che raffigura il pastorale di questo santo vescovo, nonché nella confraternita e nella chiesa a lui intitolate. Quest’ultima custodisce sull’altar maggiore il simulacro del santo seduto su una cattedra episcopale, il quale, prima dei festeggiamenti, viene trasferito nella Chiesa Madre di S. Maria della Pietà e qui sistemato su un apposito trono addobbato, insieme e a destra della statua di San Michele arcangelo, proveniente invece dal relativo altare della medesima chiesa matrice. La vita di San Cataldo e’ densa di avvenimenti affascinanti. I genitori di Cataldo erano ferventi cristiani. Si chiamavano Euco e Aclena ed erano di nobili origini. Quando nacque, una luce accecante apparve sopra il loro Castello. Un mago che era di passaggio in quel momento interpreto’ la luce come il segno che il nascituro avrebbe rischiarato la vita della gente che lo avesse conosciuto convertendola alla Fede Cristiana. Qualche tempo dopo il parto, la madre Aclena si ammalo’ gravemente e mori’. Cataldo, quasi come se capisse la gravita’ dell’accaduto, si avvicino’ alla madre e la riporto’ in vita con un semplice tocco della sua mano infantile. Aveva ancora i denti da latte, quando fece un capitombolo e urto’ violentemente la testa sul pavimento. La pietra su cui cadde divenne morbida come cera e assunse la forma del capo del bimbo. Fu poi estratta e messa all’aperto. Ogni volta che pioveva, si riempiva di acqua e quell’acqua divenne rimedio per guarire qualsiasi tipo di infermita’.

Chiese di Cagnano Varano

Chiesa Madre 
Indirizzo: Largo chiesa, 71010 Cagnano Varano FG
Situata nel centro storico di Cagnano Varano, sulla piazza antica, la Chiesa Madre dedicata a Santa Maria della Pietà è uno dei luoghi storico-religiosi di maggiore interesse del paese. Edificata nel XVI secolo e consacrata nel 1676 si presenta con un meraviglioso stile barocco ed una maestosa torre campanaria che domina il paese. All’interno della chiesa sono conservate numerose opere dall’elevato valore storico ed artistico. È costituita da sei cappelloni e quindici finestroni. La volta è impreziosita da stucchi e decorazioni. Al suo interno sono presenti antiche statue lignee raffiguranti San Pietro, San Paolo, san Michele Arcangelo e la Madonna dell’Assunta, oltre ad un’orchestra fisarmonica collocata sul pronao ed un coro ligneo risalente al 1783.

Parrocchia Santa Maria della Pietà
Indirizzo: Corso Pietro Giannone, 71010 Cagnano Varano FG

Parrocchia San Francesco D’Assisi
Indirizzo: Via Foggia, 71010 Cagnano Varano FG