Abbazia Santamaria Pura

È una piccola chiesa appena fuori le mura, sotto l’antica Civita, a guardia di un torrente che dà origine all’Asciatizzi. Questa è una delle poche acque perenni del Gargano che dopo aver raccolto molte altre sorgenti sfocia in mare nel comune di Rodi Garganico (in località Molino di Mare). La chiesa è di impianto sei-settecentesco ed è impreziosita all’interno da decorazioni e statue in pietra tenera locale che si presumano essere di barocco leccese. Il nome lo deve alla pia costumanza di seppellirvi le vergini ed i fanciulli, come è attestato nel “Libro dei Defunti” conservato nella Chiesa Madre con scritturazioni che vanno dal 1600 in avanti. Si ritiene localmente che la Chiesa poggi, addirittura, su strutture molto più antiche forse il tempio di Calcante da altri localizzato, invece, nel sito della Basilica di S. Michele a Monte S. Angelo. Non risultano, comunque, documentati scavi o ricerche archeologiche che possano in qualche modo comprovare la leggenda.

La Chiesa attuale, edificata verso la fine del ‘600 o i primi decenni del ‘700 (un’ antica incisione sul portale è datata 1638), è stata eretta su una precedente abbazia di cui ne parlano i testi sin dal ‘200-‘300.Don Antonio Miglionico nel suo manoscritto ricorda il miracolo del pastorello muto avvenuto l’8 maggio 1228. Fino alla prima metà del XVII secolo, svolgeva anche il ruolo di Convento ex Spedale di S. Maria Pura, retto dall’ordine dei Fatebenefratelli o di San Giovanni di Dio come si evince dall’archivio di Stato di Foggia nella Platea del Capitolo redatta da Domenico Marrera nel 1676 per ordine del Cardinale Orsini.

Abbazia Santamaria Pura

 Le fonti orali della tradizione ne fanno ascendere la primitiva costruzione alla famiglia del pastorello muto, al quale appare la Signora che gli chiede la pecorella più piccola (1238). I genitori interpretano la richiesta della Signora, per il miracolo del piccolo guarito, come di una piccola chiesa a Lei dedicata. Altri vorrebbero che il sacello si erga sulle rovine di un antico tempio dedicato a Calcante e Podalirio per la vicinanza del fiumicello che scorre a valle e per la presenza di antri nei pressi della piccola chiesa. Si racconta che la chiesa venne eretta sul luogo in cui un ragazzo sordomuto incontrò, mentre pascolava il suo gregge, la Vergine Maria che restituì al giovane l’uso della parola e l’udito. Immersa in un ambiente verdeggiante fra pini ed abeti, posta poco fuori le mura del paese sotto il Rione Civita, uno dei più antichi nuclei del centro storico di Vico del Gargano, è prossima ad un torrente che dà ori­gine all’Asciatizzo, una delle poche acque perenni del Gargano. Ecco il perché della presenza, sotto la chiesa, della cosiddetta Fontana Vecchia, le cui acque si snodano fino a raccogliersi in una grande vasca mo­numentale datata 1885. Santa Maria Pura ha un giardino ben curato e che in primavera si riempie di rose. La struttura della chiesa è a tre navate: la navata centrale è abbastanza ampia con copertura a capriata lignea, il raccordo con le navate laterali è dato da archi non simmetrici in blocchi di pietra. Il presbiterio unito alla navata centrale mediante l’arco di trionfo, è sovrastato dalla cupola innestata su quattro archi regolari e simmetrici in blocchi di pietra locale. La cupola in gettata di calcestruzzo è dipinta su due registri.

Il complesso religioso di Santa Maria Pura deriva il suo nome dal fatto che nella zona vi era l’usanza di seppellire le donne vergini ed i fanciulli, come riporta il “Libro dei defunti”, custodito nella Chiesa Madre vichese. Chiesa ed ex ospedale-convento sono in un’area recintata, inserita in un verde contesto popolato da pini ed abeti e situata in Via Fontana Vecchia, poco al di fuori dello storico rione della Civita, il più antico di Vico del Gargano, e ad una quota più bassa dello stesso. La posizione del complesso religioso è elevata e panoramica rispetto al fondovalle, attraversato da un torrente che dà origine all’Asciatizzi, nel quale si trovano l’ottocentesca Fontana Vecchia ed il vicino abbeveratoio per gli animali, entrambi alimentati dalle stesse acque perenni. La storia dice che fu visitata da San Vincenzo Ferreri nel 1386, che istituì la prima confraternita dedicata a San­ta Maria dell’Ospedale e fu anche sede dei Cavalieri Teutonici. Circondata da un incantevole giardino, l’Abbazia è costituita da 3 navate. Chiesa del Purgatorio La Chiesa di Santa Maria del Suffragio, conosciuta con il nome di Chiesa del Purgatorio, risale al 1677 ed ha un’unica navata centrale. Oggi all’interno del cappellone una statua della Madonna vestita di nero sovrasta una statua di Gesù Cristo sdraiato e sofferente.